Al World’s 50 Best Bars vince un bar di Londra, ma a guidarlo ci sono due italiani. Ecco i primi cinque classificati

Nel settore della mixology uno dei premi più “golosi” è l’annuale kermesse del World’s 50 Best Bars. Quest’anno in vetta arriva un bar londinese, il Connaught Bar, anche se il cuore che batte è tricolore. Sono infatti Ago Perrone e Giorgio Bargiani, rispettivamente, Director of Mixology e Head Mixologist ad essersi aggiudicati insieme alla loro squadra il titolo di miglior bar del mondo. Anche il Bar Manager è italiano, anzi italiana. Si tratta della cagliaritana Maura Milia. L’ambiente è raffinato ed elegante con una drink list eccezionale.
Per il secondo posto dobbiamo fare un salto oltreoceano ed approdare a New York. Qui, con una lunga storia di ospitalità newyorkese, troviamo il Cafè Dante. Nel 2015 Linden Pride e Nathalie Hudson decidono di ristrutturare ma senza stravolgere e conquistano. Anche qui c’è un tocco di italianità sia nell’arredamento che nel menù.
Atterriamo invece ad Atene, in Grecia, per entrare al The Clumsies. È suo il terzo posto del World’s 50 best bars. Si trova al centro della capitale. Un lungo bancone ad accogliervi e diverse stanze. Piccole e grandi modifiche trasformano gli ambienti ma cordialità e la sensazione di sentirsi a casa la fanno da padrona.

Quarto posto e primo in terra d’Asia. Atlas, questo è il nome. Indicato come uno dei locali con la migliore collezione di liquori al mondo. L’elenco dei soli gin va verso le 1500 etichette. Lo stile dell’edificio, che si trova a Singapore nello storico quartiere Bugis, è basato su quello delle lobby Art Déco d’Europa. Voluto dal defunto presidente del Chyau Fwu Group, CS Hwang. Oggi ci sono i nipoti della famiglia Hwang a portare avanti il progetto.
Torniamo a Londra, nel Regno Unito, per conoscere il quinto classificato: il Tayēr + Elementary. Questo bar, al 152 di Old Street, è nato nel 2019 ma da subito ha iniziato a farsi notare. Strutturato in due ambienti: Elementary dove il consumo è più alla portata di tutti. Dietro un grande muro invece c’è il Tayer con un ambiente dove si degustano cocktail e prodotti più ricercati.